venerdì 20 gennaio 2012

« Il visionario è l'unico realista »




« ... Si erano imbarcati tutti in un barcone che era a un chilometro di distanza su un mare immenso. Mi parevano lontanissimi, irraggiungibili. Mentre un motoscafo mi portava verso di loro, il barbaglio del sole mi confondeva gli occhi. Non solo erano irraggiungibili, non li vedevo più. Mi domandavo ‘E ora cosa faccio?...' Non ricordavo la trama del film, non ricordavo nulla, desideravo tagliare la corda e basta. Dimenticare. Poi, però, di colpo tutti i dubbi mi svanirono quando posai il piede sulla scala di corda. Mi issai sul barcone. Mi intrufolai tra la troupe. Ero curioso di vedere come sarebbe andata a finire »

« Mi sembra che i personaggi di Amarcord, i personaggi di questo piccolo borgo, proprio perché sono così, limitati a quel borgo, e quel borgo è un borgo che io ho conosciuto molto bene, e quei personaggi, inventati o conosciuti, in ogni caso li ho conosciuti o inventati molto bene, diventano improvvisamente non più tuoi, ma anche degli altri »

( Federico Fellini )

Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista e sceneggiatore italiano.

È considerato universalmente come uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera.

Nell'arco di quasi quarant'anni - da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 - Fellini ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo".

La frase del titolo è di Fellini

(foto di Valerio Lanci )
cliccare sulla foto per vederla in grande

11 commenti:

  1. una frase che mi colpisce molto, detta da uno dei grandissimi italiani di tutti i tempi... mi hai fatto venire voglia di andare a rispolverare qualche vecchio film...
    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Ciao Valerio, commuove sempre il ricordo di Fellini. Un grande Maestro!
    Ti saluto caramente,
    Lara

    RispondiElimina
  3. Un omaggio ad un Grande del cinema...
    lo scatto è molto bello...limpido, con quel volo di stormo eccezionale...
    complimenti Valerio..
    un sorriso..
    dandelìon

    RispondiElimina
  4. Ciao Valerio, amico mio. Sento un pò di nostalgia in questi ultimi post vero? Ciao a presto Angelo.

    RispondiElimina
  5. Io credo che Fellini, che si conquistò fama mondiale, sia stato, contrariamente agli altri grandi registi italiani tipo Antognoni ecc..che nei loro film le storie furono internazionali, un regista che raccontò soltanto la sua terra, anzi, una piccola parte della sua Romagna, fatta di suonatori, sognatori, bongustai, visionari e amanti della donna. Persino nella famosa scena della fontana di Trevi la Anita sembrava più una di Bellaria che una svedese. Questa è stata la sua grande forza e originalità, ha portato nel mondo la sua Romagna e i suoi sogni di romagnolo. Credo fosse il desiderio di ogni regista, ma solo lui ci è riuscito.

    Lorenzo

    RispondiElimina
  6. Grande Fellini...un maestro come pochi!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  7. Può piacere o no, ma bisogna riconoscere in lui una grandezza difficilmente paraonabile ad altri.

    RispondiElimina
  8. Valerio uno scatto entusiasmante e dal testo che hai abbinato ho l'impressione che tu voglia partire...????

    RispondiElimina