Il 23 agosto 1973 è la data del primo concerto della prima edizione di Umbria Jazz. Si
ebbe un grande successo di pubblico, a dispetto di una promozione
approssimativa. Inizialmente Umbria Jazz assunse una formula
"itinerante" da una città all'altra, con concerti gratuiti
(piazza del Popolo di Todi, piazza IV Novembre a Perugia, Villalago a
Terni, il teatro romano a Gubbio
Le città e le piazze dell'Umbria nei giorni di Umbria Jazz, si affollano. In alcuni casi anche i
musicisti hanno avuto difficoltà nel raggiungere il luogo dove devono
suonare; addirittura l'orchestra di Count Basie rimase bloccata
nell'ingorgo degli spettatori
Neanche la musica si salvò: vengono fischiati grandi artisti come Chet Baker e Stan Getz, bianchi
e borghesi. Altrettanto acceso, ovviamente, fu il confronto fra le
forze politiche locali e negli ambienti culturali. Per non rischiare, gli organizzatori annullarono l'edizione del 1977.
Il festival di conseguenza divenne poco gestibile. All'edizione del
1978 non ne seguirono altre fino al 1982. Serviva una pausa di
riflessione.
La riapertura
La manifestazione rinacque nel 1982 con molti cambiamenti e gli enti regionali e di promozione turistica
non entrarono più nella gestione. Nei primi tempi si fece riferimento
alla struttura dell'ARCI, una realtà associativa all'epoca molto forte
in Umbria. Nel 1985 nacque l'Associazione Umbria jazz, senza fine di
lucro, che ha in gestione il marchio "Umbria Jazz", di
proprietà della Regione, che gestisce da allora il festival in ogni
suo aspetto (formula, scelte artistiche, organizzazione, logistica,
sponsorizzazioni). L'attuale presidente dell'associazione è Renzo
Arbore, mentre Carlo Pagnotta (uno degli ideatori della
manifestazione) ne è direttore artistico.
Perugia 6 luglio 2012(foto di Valerio Lanci )
cliccare sulla foto per vederla in grande
Ne deduco che ci sei stato, Valerio.
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Un caro saluto e un grazie per la costanza dei tuoi commenti.
Cristiana
Grande evento e grandi musicisti per una grande e bella Umbria!
RispondiEliminaQueste sono le cose che mi piacciono, la musica che fa viver le città che l'empie d'emozioni e ristora ogni animo!
Bel post Valerio.....ed ora mi sembra di sentir anche suonare :-)
Non ne conoscevo la storia, interessante.
RispondiEliminaMa ci sono stata un paio di anni fa e vale davvero la pena.
Ciao Valerio e grazie!
Lara
Umbria jazz risulta perfetto nel contesto storico di quella regione,musica e cultura un matrimonio perfetto con l'augurio che possa continuare all'infinito!
RispondiEliminaLa risposta sulla dichiarazione del pupone
Valerio,er pupone non è nuovo a queste "performance" a me da l'idea che questi giovanotti dediti a tirar calci al pallone con guadagni stellari,vivano in un mondo tutto loro nel disinteresse sovrano,con qualche raro distinguo.
Saluti
Grazie Valerio dei tuoi continui passaggi, molto interessante la storia di Umbria jazz, non la conoscevo. Ciao a presto Angelo.
RispondiEliminaAndai a quella del '78, e ho ancora un bellissimo ricordo. Aloha!
RispondiEliminaLa risposta su De Gennaro-Diaz da Freedom
RispondiEliminaNon posso che condividere le vostre riflessioni,dopo le stragi,i depistaggi,i silenzi sui rapporti con la criminalità organizzata,anche questa pagina la si può archiviare come una estrema vergogna della Repubblica italiana.
Vi abbraccio
Caro Valerio, mi hai fatto venire voglia di musica e di un viaggetto in Italia centrale ... L'Umbria - e il jazz - hanno un loro fascino! Buon luglio.
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