mercoledì 18 aprile 2012

Francesco Guccini



Dizionario delle cose perdute

Dalle osterie fuori porta alle 'braghe corte' che oggi nessun ragazzino e' piu' costretto a portare, dal fumo libero nei cinema ai telefoni in duplex, dalla macchina da scrivere ai taxi verdi e neri che quasi nessuno ricorda piu', con un po' di nostalgia, ma soprattutto con tutta l'energia e la poesia della sua prosa, Francesco Guccini, cantautore che alterna da anni la chitarra alla macchina da scrivere e alla carta stampata, rivolge il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che e' di tutti, ma che rischia di andare perduto.

Una volta, i bambini non cambiavano guardaroba a ogni stagione, andavano in giro con le braghe corte anche d'inverno e - per assurdo contrappasso - col costume di lana d'estate. Una volta, la Playstation non c'era, si giocava tutto il giorno per strada e forse ci si divertiva anche di più. Una volta, al cinema pioveva... Con un poco di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi ci commuove, ci diverte, parla di come siamo diventati.

Con un misto di malinconia e tristezza per un mondo perduto, quello dell’infanzia e della giovinezza, e con una forte dose di ironia che a tratti vira verso un dolce sarcasmo o anche un timido cinismo, Guccini racconta ‘come si stava meglio quando si stava peggio’, quando la semplicità delle piccole – si veda in particolare il capitolo dedicato a I giochi – riempiva gli animi e lo spirito molto più di quanto oggi possa la più moderna tecnologia.
(IBS )
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Dizionario delle cose perdute
di Francesco Guccini


" FOTOGRAFIE "
Vecchie fotografie ingiallite dal tempo riposano nel fondo di un cassetto. Una giovane coppia in posa fissa l'obbiettivo con timore, timidezza... e grande rispetto. Foto ricordo di un amore vissuto in un tempo difficile da vivere, incontrarsi, amarsi, dove nascondersi era il pane quotidiano. Il tempo senza un attimo di tregua cancella tutto quello che trova nel suo cammino...
ma nulla può fare nei ricordi impressi in una fotografia.

Valerio

(foto di Valerio Lanci )
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9 commenti:

  1. amo Guccini, le sue canzoni ma soprattutto lui... una persona capace di dire e di sollevare questioni importanti attraverso la sua musica e le sue parole... un cantautore di grande spessore artistico e umano.

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  2. Vale....adoro Guccini, come poeta, come cantante, come tutto.
    Hai postato ricordi lontani, veri, incartati di nostalgia, quella buona, quella che conserva ancora un sorriso rubato tra un gioco in strada e la voce della mamma che chiamava dalla finestra!
    Cmq, per alcuni aspetti....un tempo si stava meglio!
    Un bacio Vale ed uno grandissimo anche a Guccini perché lui è parte di me!

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  3. Ho già comprato una copia del libro per regalarla a un'amica che fa il compleanno! Me ne regalerò una copia anch'io. Ciao!

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  4. Ciao Valerio, ti scopro annche poeta, complimenti ciao e buona domenica, Angelo.

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  5. Vredo tu abbia centrato il problema quando dici che non è semplicemente nostalgia delle cose perdute, ma dello spirito che le riempiva.
    Credo perchè le cose le sentivamo nostre e non pensavamo che le avremmo gettate via da lì a un anno o 6 mesi in attesa della nuova versione.
    Mmmmmm bella idea Valerio, farò un post con il titolo "cose 2.0" proprio sull'argomento:))
    Ciao bel post e ottima scelta d'autore. Guccini è sempre Guccini,

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  6. Starei ore e ore ad ascoltare i suoi versi, le sue parole cariche di emozioni...
    Complimenti!!!!!!!!!!

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  7. Grazie della visita, Valerio.
    Buona serata.

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  8. Parrebbe che le sue canzoni,i suoi versi e le sue riflessioni,giungano da un tempo remotissimo,invece sono passati solo alcuni decenni.

    Anche se il correre dell'umanità di questi tempi,tra tecnologia e sviluppo,pare sia fermo o addirittura in retromarcia

    Buona settimana a te

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