mercoledì 21 marzo 2012

ciao Tonino



E’ morto Tonino Guerra, la Romagna perde il suo poeta ,
fu lo sceneggiatore di Antonioni e Fellini

Assieme al regista Riminese aveva creato il cinema dell'incomunicabilità e un capolavoro come Blow up. Con l'autore romagnolo Amarcord che vinse l'Oscar nel 1975. Instancabile e gioioso nel suo lavoro anche negli ultimi tempi aveva dichiarato "A 91 anni guardo ancora avanti"

E' riuscito a festeggiare i suoi 92 anni ascoltando dalla sua camera da letto i bambini che cantavano "Romagna mia" in piazza. Anche Ermanno Olmi gli ha fatto la sorpresa per il compleanno. Una festa che già prevedeva sarebbe stata l'ultima. A quattro giorni da quel traguardo, Tonino Guerra ha lasciato la terra che tanto amava, raccontata nei film, nelle poesie, nei manifesti, nelle fontane e nelle piccole grandi invenzioni disseminate in piazze e borghi.


Lo si incontrava nelle viuzze del centro storico di Sant'Arcangelo , specialmente come in questa occasione , con il mercato dell'antiquariato , è una vecchia dia venuta malissimo , Gli chiesi se potevo fargli una foto , gentilmente si è messo in posa , "emozionato" scattai frettolosamente e questo è il risultato .
Ma il ricordo rimane

L'aria

L'aria l'è ch' la ròba lizìra
ch' la sta datònda la tu tèsta
e la dvénta piò cèra quant che t' róid.



L'aria

L'aria è quella roba leggera
che sta attorno alla tua testa
e che diventa più chiara quando ridi.


La farfàla

Cuntént própri cuntént
a sò stè una masa ad vólti tla vóita
mó piò di tótt quant ch'i m'a liberè
in Germania
ch'a m sò mèss a guardè una farfàla
sénza la vòia ad magnèla.


La farfalla

Contento proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando mi hanno liberato
in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.


I madeun

E' mi nonu e féva i madéun
e' mi ba e féva i madéun
mè a faz i madéun; os-scia i madéun!
Méla, disméla, al muntagni ad madéun
a mè la chèsa gnént


I mattoni

Mio nonno fabbricava mattoni
mio padre fabbricava mattoni
anch'io faccio mattoni, ostia i mattoni
Mille, diecimila, montagne di mattoni
ma a me niente casa


(Tonino Guerra )

(foto di Valerio Lanci )
cliccare sulla foto per vederla in grande

8 commenti:

  1. E' sopravvissuto al dolore e poi ha vissuto da semplice nella sua grandezza!
    Bel post Valerio. M'unisco al tuo saluto!
    Elisena

    RispondiElimina
  2. Quando muore un "grande" la tristezza dei cuori è enorme, ci consola solo il fatto di quello che ci lascia, molti lo ricorderanno per quella serie di spot per la televisione imitato poi da tutti i comici, la sua scomparsa coincide con la giornata della poesia. Ciao Valerio a presto Angelo.

    RispondiElimina
  3. Credo che il poemetto la farfalla rappresenti tutto il significato della libertà. La prima cosa che uno scopre appena si sente libero è la dignità che sempte è rimasta in lui.
    Ecoo, vorrei dargli l'appellativo di poeta della dignità umana.
    Lorenzo

    RispondiElimina
  4. ...è solo passato a vita migliore! Con le sue liriche resterà sempre vivo tra noi il ricordo e l'affetto

    RispondiElimina
  5. un grande e come tutti i grandi vestiva di semplicità...nelle sue parole il sapore della vita vissuta intensamente, che lascia addosso quella saggezza interiore che solo pochi hanno la fortuna di raggiungere e toccare... lui ha fatto di più: l'ha saputa donare...
    un bel post, che emoziona...
    un bacio

    RispondiElimina
  6. Mi dispiace e gli offro l'estremo saluto.

    RispondiElimina
  7. Per fortuna la gente "bella" come Tonino rimane viva nel nostro ricordo. Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  8. Tenho grande prazer em conhece-lo e ao seu ótimo blog.Sinto muito pela grande ausência de Tonino,que com certeza ficará para sempre no coração de seus amigos.Grande abraço.

    RispondiElimina