sabato 19 marzo 2011

Art. 11. L'Italia ripudia la guerra



.........come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Tra i leader internazionali iniziano gli scongiuri. Tutti quelli che si sono visti attribuire l'etichetta di amico dell'Italia e, nella fattispecie, del suo presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, iniziano a tremare.

Ad esempio, non vorremmo essere nei panni di Vladimir Putin che si sarà di certo pentito della volta in cui si azzardò a regalare al nostro premier l'ormai famosissimo "lettone".

Soltanto due mesi fa, Berlusconi, nel corso di una delle consuete conferenze stampa di fine anno, confermava il sentimento che nutriva nei confronti dei leader dei paesi nordafricani: «Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Alì».

Era il 23 dicembre.

Oggi Ben Alì è scappato dal suo paese da un bel po' e si vocifera che addirittura sia morto, Mubarak è stato sollevato quasi di peso dal suo ruolo di presidente dopo le clamorose proteste che hanno fatto collassare il regime, mentre Gheddafi si sta difendendo dalle proteste ammazzando migliaia di persone, ingaggiando cecchini pagati per sparare sulla folla, mettendo a ferro e fuoco le più grosse città della Libia e dimostrandosi quello che è: un dittatore accecato dall'amor proprio e dal potere.

Ma nonostante tutto, il destino anche per lui sembra essere segnato.

Il colonnello libico, salito al potere con un colpo di stato nel 1969, non troppo tempo fa porse la sua mano alla bocca di Berlusconi che la baciò definendolo «un uomo saggio».

Oggi, il nostro governo, dopo che pian pianino un po' tutta la comunità internazionale si è svincolata dalla questione libica denunciando il proprio sgomento per la repressione attuata da Gheddafi, sembra essersi ridestato dal profondo sonno in cui si è trovato per mesi e, d'un tratto, ha iniziato a riconoscere le aberrazioni di un uomo ridicolo nella sua tragicità.

A quanto pare, in occasione del vertice che si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi, lo stesso Berlusconi avrebbe definito il leader libico «un pazzo», aggiungendo: «Ci ha già sparato un missile una volta, non è che ce ne tira un altro contro?».

D'altronde, il nostro premier ha sempre avuto una passione per queste amicizie sui generis: come quando, il 28 novembre 1986, esplose una bomba nella villa di Berlusconi in via Rovani a Milano e il premier, parlando al telefono con il fidato Marcello Dell'Utri, disse che era convinto fosse stato Vittorio Mangano, lo stalliere mafioso che per anni aveva vissuto ad Arcore.
Quella volta al telefono, Berlusconi disse: «Secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui ha messo una bomba».

Volete vedere che anche Gheddafi non sappia scrivere? Per favore, almeno comprategli un telefono.

Simone Olivelli

( foto Valerio Lanci )
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13 commenti:

  1. La politica è tutta un coacervo di bugie madornali che si ritorcono sempre sul popolo bue. In questo Berlusconi può insegnare a tutto il mondo.
    Buondì, caro Valerio
    Cristiana

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  2. Pensa che fino poco tempo fa il nostro piccolo omuncolo , non solo gli baciava la mano , ma anche il CUore.
    ciao Cristiana

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  3. ...spero nessuno pensi ad un'altra missione di pace....questa è guerra,una guerra vergognosa

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  4. Non ci sono più parole per descrivere la miseria di nobiltà che ci circonda. Più leggo su quest'essere più non vedo fine alla desolazione.

    Bellissime le Tue foto, Valerio. Penso che tornerò per "rubartene qualcuna" per le mie "perle".
    Ciao, Buona Serata

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  5. Condivido in pieno questo articolo, ciao Vale, Angelo.

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  6. Valerio,
    io sto cercando uno jettatore di pari merito a B. al quale proporre di candidarsi come avversario del nano... Ma chi potrebbe portargli la stessa disgrazia come lui ai suoi cari amici?

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  7. Mi sembra una "barzelletta" pur nella sua tragicità.
    Prima lo hanno corteggiato, osannato, cercato, fatti affari insieme , berlusca gli ha baciato anche la mano con l'anello(che schifo) ed ora lo bombardano?
    Berlusconi poi che si vantava delle amicizie con Ben alì, con Mubarak( per questo ha "intercesso" per la nipotina?) e con Gheddafi...sarà uno jettatore ... visto che uno dopo l'altro stanno facendo una brutta fine?
    Quando cadrà il rais italiano?

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  8. Cristiana
    In fatto di bugie l'omino non lo batte nessuno .

    Upupa
    Si le chiamano missioni di pace stì matti !!

    Francy
    Credo che questo omuncolo non abbia pari nel mondo , è unico , è preocupante !!
    Ti ringrazio dei complimenti alle mie foto , onorato se ne " rubi qualcuna " .

    Miryam
    Sarebbe bello scendere in piazza tutti i giorni solo così lo cacceremo via

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  9. Questa è un altra guerra di interessi ,come tutte le altre.Saluti a presto

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  10. Grazie della visita nel blog dei doni.Ti invito a visitare il mio blog ufficiale
    Web sul blog
    Mi farebbe piacere vedere una tua opinione, su un sondaggio lanciato ieri.Saluti a presto

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  11. Ah, Valerio, l'Italia ripudia la guerra... fa quasi ridere. Qualche giorno fa ne parlavamo con alcuni amici Scozzesi e Finlandesi che non si capacitano di come sia possibile calpestare a piu' riprese un articolo della nostra Costituzione, arrogandoci il diritto di chiamare "missione di pace" una guerra. Tristezza... cmq non e' solo l'omuncolo, tutti i politici in Italia fanno veramente schifo. Non ci sentiamo di escluderne nessuno.
    Un abbraccio e grazie per questo bel blog :)

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  12. [Commento fuori tema di questo post]

    Valerio, sono stato nella tua Flickr,
    e come non ho,registrare lì
    non potevo lasciare un commento ...
    allora io dico qui, che
    le tue foto sono sempre meravigliosi!
    bellissima... I miei complimenti!
    Saluti e un abbraccio,
    Denise

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